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Da sempre sono incantato da fatti apparentemente insignificanti e ordinari, piuttosto che dalla roboante eclatanza di altri... Credo si tratti di una naturale inclinazione a rendere certe persone così decisamente marginali, più o meno come quella dei personaggi ambientati in queste pagine. Non penso che il tempo segnato dal Big Ben valga più di quello setacciato da una rudimentale clessidra o dall'esile ombra proiettata da una modesta meridiana. Così l'ora espressa da un vetusto e presuntuoso Rolex non credo, possa avere più contenuti o valori di quella espressa da una qualsiasi altra patacca da polso o dalla risposta a un semplice "Scusi, sa dirmi che ora è?". C'è una moltitudine di bellissime persone che spostano continuamente i loro passi e pensieri da una parte all'altra di mondo, nello stesso attimo, in uno spazio diverso, spesso ignare di essere osservate, scoperte, amate. È a loro che dedico il piacevole senso di compagnia provato salterellando da un'ora all'altra.